Se non sai che cos’è la memoria eidetica ho un aneddoto da raccontarti di un famosissimo e unico musicista austriaco, che calza giusto a pennello.
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La mattina dell’11 aprile del 1770 ad ascoltare il celebre Miserere di Allegri nella Cappella Sistina c’erano anche l’allora quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart e il padre Leopold Mozart.
Lo spartito apparteneva alla Schola Cantorum della Cappella e Papa Urbano, che considerava l’opera sacra, ne aveva proibito la trascrizione, vietando che venisse eseguita altrove, pena la scomunica.
Il giovane Mozart, pur essendo a conoscenza del divieto per chiunque di leggere o copiare la partitura e della minaccia di scomunica, dopo aver ascoltato l’opera per due volte, riuscì a trascrivere lo spartito interamente a memoria.
Tale impresa mnemonica gli rese grande onore, tanto che Wolfgang fu nominato cavaliere dello Speron d’Oro e gli fu offerto lo spartito del celebre brano.
Che tipo di memoria bisogna avere e quali tecniche si possono usare per essere in grado di compiere un’impresa del genere?
L’exploit di Mozart in Vaticano è a dir poco sorprendente se si pensa che il Miserere dura una quindicina di minuti e che il compositore è riuscito a memorizzarne tutte le nove voci!
Ritrovarsi in testa la partitura di un brano musicale è un esempio di memoria eidetica, un tipo particolare di memoria che si presenta soprattutto nella prima infanzia.
Ti piacerebbe affrontare un esame come se avessi davanti un libro aperto?
Scopri che cos’è la memoria eidetica e come migliorarla.
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Che cos’è la memoria eidetica?
Ti sarà capitato di sentir parlare di persone che hanno una prodigiosa memoria che permette loro di ricordare ogni singolo dettaglio di una situazione come se nella loro mente fosse stata scattata un’istantanea.
Si tratta della memoria eidetica, la capacità innata di ricordare frammenti o intere porzioni di immagini, suoni o di altri aspetti sensoriali a cui si è stati esposti per pochi istanti, in modo preciso e vivido, per un lasso di tempo breve, senza ricorrere ad alcun metodo mnemonico particolare.
Memoria fotografica o Memoria eidetica?
Attenzione però: la memoria eidetica non va confusa con la memoria fotografica, anche se spesso viene fatto.
La memoria fotografica, infatti, è la capacità di visualizzare per diversi minuti i ricordi come se fossero delle fotografie mentre la seconda cioè la memoria eidetica consente di conservare le impressioni visive delle pagine di un testo con un livello di dettaglio sorprendente.
La memoria eidetica, quindi, va oltre a quella fotografica perché permette di trattenere non solo le immagini ma anche i suoni e altre sensazioni.
Considerando i due fenomeni distinti, pare dimostrato che la memoria eidetica sia posseduta da circa il 10% dei bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni, ma si perde negli anni, tanto che non è mai stata riscontrata negli adulti. La memoria fotografica, invece, non è certificata dalla scienza.
Esempi di memoria eidetica negli adulti
Gli studi condotti sulla memoria eidetica non hanno riscontrato alcuna connessione con il grado di intelligenza o il livello di istruzione.
Ciò significa che si tratta a tutti gli effetti di una dote naturale che si possiede o meno.
È stato però evidenziato un legame con la sindrome di Asperger, una forma di autismo che non comporta un ritardo nello sviluppo cognitivo e linguistico.
Questa condizione, per quanto problematica, permette di raggiungere livelli di eccellenza in settori quali la musica, l’arte, la logica e la matematica.
Ci sono diversi casi in cui il diverso funzionamento del cervello di persone con Asperger ne ha decretato il successo nella carriera.
Un esempio eclatante è quello di Stephen Wiltshire, artista britannico noto per la sua memoria eidetica che gli permette di riprodurre con un livello di dettaglio sorprendente un paesaggio visualizzato per pochi minuti.
La memoria eidetica è spesso utilizzata anche in film, sit com, serie tv e in letteratura.
Ad esempio, la possiedono Lexie Gray, personaggio della serie tv Grey’s Anatomy, Gregory House, protagonista della serie Dr House e Patrick Jane della serie The mentalist.
La sceneggiatura del film capolavoro Rain Man fu ispirata dalla storia vera di un uomo autistico, Kim Peek, una specie di “Google vivente” che conosceva a memoria migliaia di libri.
I campioni di scacchi sono capaci di imprese eccezionali, come ricostruire un’intera partita mossa per mossa oppure giocare alla cieca.
Tuttavia, alcuni esperimenti hanno dimostrato che i maestri, pur essendo significativamente più abili dei giocatori più deboli nel ricordare le posizioni di una partita reale, hanno una memoria di poco superiore alla media quando si tratta di ricostruire la disposizione dei pezzi messi a caso sulla scacchiera.
Ciò dimostra che la capacità dei maestri di scacchi di ricordare le posizioni tipiche e le loro varianti in modo così preciso dipende non tanto da qualità innate quanto dalla conoscenza del gioco e dall’allenamento.
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E’ possibile migliorare la memoria eidetica?
Le persone che possiedono il dono della memoria eidetica sono predisposte a ricordare in maniera vivida immagini visualizzate per pochi istanti.
Pur non potendo eguagliare i risultati che si ottengono grazie a questa predisposizione, un certo livello di memoria eidetica può essere sviluppato attraverso esercizi specifici.
Chi non vorrebbe affrontare un esame come se avesse davanti un libro aperto?
Anche se la memoria eidetica negli adulti di fatto non esiste, esistono delle strategie che permettono di sviluppare qualcosa di simile.
Gli esperimenti sui campioni di scacchi ci insegnano che più conosciamo qualcosa in maniera accurata, più ci è facile ricordarlo.
Quindi la prima regola per migliorare la memoria eidetica è aumentare la propria conoscenza di un argomento.
Il secondo consiglio è quello di potenziare la memoria visiva.
Le attività intellettive sono come muscoli, per cui si potenziano attraverso l’allenamento.
A tal proposito, disegnare la realtà è una delle tecniche più efficaci per sviluppare la memoria visiva perché l’azione di dover ritrarre un oggetto o un volto ci spinge ad osservare con attenzione ogni dettaglio e anche a immaginarlo nello spazio.
Inoltre sono sufficienti 20 minuti di yoga al giorno per migliorare la memoria visiva e spaziale.
La capacità di richiamare alla mente dei ricordi con estrema precisione dopo una breve esposizione si può stimolare anche praticando alcune consolidate tecniche di memorizzazione, privilegiando quelle che utilizzano le immagini perché, come hanno dimostrato diversi studi, il nostro cervello ha una maggior capacità di ricordare attraverso le immagini.
Ad esempio, puoi migliorare la memoria eidetica con la tecnica dei Loci (plurale di locus che significa luogo), anche chiamata “palazzo della memoria“.
“Palazzo della memoria”, come funziona?
Non solo Cicerone ma anche Sherlock Holmes, nei racconti di Sir Arthur Conan Doyle, utilizzava questa tecnica per ricordare particolari utili alle indagini.
La tecnica dei loci (anche chiamata “palazzo della memoria”) consiste nel fissare nella mente il susseguirsi di luoghi (i loci, appunto) in un percorso reale, per esempio la propria casa, collegandoli alle informazioni da ricordare.
La tecnica del palazzo della memoria consente di ricordare una serie di informazioni immaginando di collocarle in luoghi fisici che conosciamo bene, come ad esempio la nostra casa, per poi ripercorrerli mentalmente.
Anche le infografiche, appellandosi alla memoria visiva, aiutano le persone a memorizzare più facilmente i contenuti.
Si tratta di una branca della comunicazione visiva che veicola le informazioni attraverso le immagini per presentarle in modo più efficace ed immediato.
Questo strumento, grazie ai suoi colori, alla brevità e all’organizzazione dei contenuti e ai disegni, attrae subito l’attenzione e la curiosità del lettore e viene memorizzato con estrema facilità.
Infine è importante ricordare che anche l’esercizio fisico e una dieta equilibrata, riducendo il declino celebrale, possono aiutare a migliorare la memoria eidetica.
Nello specifico, per predisporre il cervello al mantenimento dei ricordi è utile camminare 40 minuti al giorno non solo perché ossigena le cellule e rafforza le connessioni tra neuroni, ma anche perché aumenta il volume dell’ippocampo, regione cerebrale che sovraintende alla memoria.
Memoria eidetica che cos’è e come migliorarla: Un consiglio!
La memoria eidetica è una dote presente in una piccola percentuale di bambini e scompare del tutto crescendo.
Ciò non significa che non esistano persone adulte in grado di memorizzare delle immagini in maniera molto precisa dopo averle osservate solo per pochi istanti.
Generalmente questa loro capacità si deve ad una predisposizione genetica, che spesso si trova associata all’autismo, oppure alla pratica costante di collaudate tecniche di memorizzazione, come quelle di cui ti ho parlato.