Il lato sommerso del web, ovvero il Deep Web, è una selva senz’altro oscura ed intricata, piena d’intrighi, cose interessanti, minacce, orchi e troll.
Ma come si accede a questo mare di contenuti?
Il Darknet è decisamente un enorme spazio, circa cinquecento volte più grande del web che conosciamo, popolato da utenti anonimi che condividono materiale di tutti i tipi, legale e non, online.
Funziona così: ci si collega attraverso il Tor Browser che provvede a mascherare il nostro IP attraverso una procedura definita i 3 nodi, grazie a questo metodo è molto difficile identificare chi si collega alla rete.
All’interno dell’Invisible Web, o Deep Web, esiste di tutto e si può trovare di tutto: dallo scambio di materiale legale, ai blog “rivoluzionari”, alle notizie insabbiate, alle droghe, alle armi, ai siti illegali con minori etc…
Il tutto in versione rigorosamente anonima ma, attenzione: essere beccati non è difficilissimo, specie se si scarica qualcosa e comunque gli hacker sono in agguato in ogni angolo.
Forse pensi che accedere ai siti oscurati sia semplice, invece non lo è e stai per scoprire perché. Una volta che si è scaricato Tor Browser è si è avuto accesso alla zona oscura d’internet, come si trovano i siti?
In questo tutorial t’insegniamo come muoverti nel Deep Web.
ATTENZIONE: le informazioni che sono riportate in questo articolo, sono a scopo puramente informativo, pertanto né il sito, né gli autori si assumono responsabilità alcuna sull’uso che farai di tali informazioni.
Non è assolutamente un invito a compiere azioni illegali.
1. Il meccanismo della cipolla e gli url .onion
Qui abbiamo spiegato come si entra nel Deep Web e come è possibile rimanere anonimi con il sistema dei 3 nodi, ma navigare è un altro paio di maniche.
I siti non sono i classici indirizzi che noi conosciamo “www” bensì sono stringhe di caratteri casuali che terminano con .onion che cambiano spesso e pertanto a volte son difficili da rintracciare.
Una precisazione: la lentezza è normalissima, non si è sul web classico ed il rimbalzo di connessioni per mascherare l’IP appesantisce il tutto.
I browser normali non possono aprire siti .onion della darknet i cui link finiscono con l’estensione .onion perché non sono i nomi di dominio normale.
I siti onion hanno indirizzi impossibili da ricordare a mente, che cambiano spesso.
2. Conoscere i siti nel Deep Web
Se si conoscono le stringhe con la dicitura precisa basta semplicemente fare copia ed incolla nella barra degli indirizzi di Tor Browser.
3. Consultare Hidden Wiki
E’ una sorta di Wikipedia (che di simile ha in pratica solo la facciata http://thehiddenwiki.org) che raccoglie alcuni dei siti web anonimi che si possono trovare nel Deep Web. Chiaramente c’è di tutto, anche contenuti illegali sui quali siete invitati a non cliccare.
Hidden Wiki è inglese e non c’è possibilità di traduzione, perché in questo lato oscuro non ci sono i translator di google.
Onion URL Repository (http://onion.is-found.org) e TorLinks sono siti molto simili ad Hidden Wiki.
4. I motori di ricerca per cercare nel darknet
Anche nel Darknet esistono i motori di ricerca, ma non aspettarti google. Questi motori sono meno affidabili, perché sostanzialmente i siti cambiano e si spostano, pertanto oggi è possibile trovare un sito e forse domani no.
Fra i motori di ricerca più noti troviamo: Onion.city (accessibile anche senza Tor Browser http://www.onion.city), Torch, Duckduckgo, Ahmia.fi e Tordir.
Una volta caricato il motore per affinare la ricerca cerchiamo ad esempio “database jazz” per trovare i contenuti legati a quest’argomento.
5. Deep web e hackers: il lato oscuro della rete!
Intervista con Reinier van Kleij, ingegnere informatico da non perdere.
Come accedere ai siti nel Deep Web: Un consiglio!
Il consiglio fondamentale è non aprire siti illegali, non acquistare e non vendere merce illegale.
Soprattutto non lasciare tracce della propria permanenza nel Deep Web e preferibilmente utilizzare Linux e non Windows poiché la maggior parte dei bug è stata creata proprio per questo sistema operativo, se lo si usa è bene assicurarsi di avere un buon antivirus.